Corato, Ruvo e Terlizzi

Il territorio abbracciato dalla Strada dei Vini Castel del Monte è uno scrigno prezioso di importanti testimonianze storiche e artistiche, di indimenticabili sapori e paesaggi incantevoli …e di fantastiche magie, per esempio nella città di Terlizzi è sempre primavera!
Terlizzi è il regno dei fiori; fiori di tutti i tipi colorano e profumano la piccola città per tutto l’anno: la grande produzione di garofani, rose, ginestre, mimose, rendono questa cittadina uno dei centri florovivaistici più importanti d’Italia.
Per apprezzare l’antico borgo basta perdersi nel dedalo di viuzze strette tra case bianche, balconi infiorati, archi in pietra e stemmi sulle bianche pareti degli edifici. Godendo di questo piccolo paesaggio urbano, prima o poi, si giungerà davanti a una delle numerose chiese cittadine.
La Cattedrale è una bellissima architettura che poggia sulle basi di un antico duomo romanico ma si sviluppa seguendo la tradizione neoclassica, dentro è impreziosita da  numerose opere pittoriche di valore.
Anche Santa Maria La Nova vale sicuramente una visita, per godere delle numerose opere d’arte conservate. Visitando la chiesa di Sant’Anna delle Clarisse recatevi in sacrestia per vedere la ruota e il grande focolare appartenuti alla comunità delle monache delle Clarisse.
L’architettura civile, in città, è ben rappresentata da numerosi palazzi signorili posti nei punti strategici del centro storico e su questi domina, dall’alto dei suoi trentuno metri, l’imponente torre dell’Orologio.
Una visita al Museo delle tradizioni popolari ci farà comprendere meglio la cultura del territorio,  mentre una passeggiata appena fuori il paese potrà essere l’occasione per scoprire la piccola chiesa dedicata a Santa Maria di Cesano, una cappella semplice e umile dei monaci Benedettini, addentrandoci maggiormente nelle campagne potremmo imbatterci in particolari blocchi di pietra infissi nel terreno, probabili monumenti funerari oppure altari dedicati al sole.

Allontanandoci dalla costa e percorrendo pochi chilometri, raggiungiamo Ruvo di Puglia, un piccolo borgo adagiato sulla collina ricchissimo di storia e bacino prezioso di antichi reperti archeologici. Il Museo Jatta conserva la gran parte degli importanti ritrovamenti, tra questi emerge il vaso di Talos, annoverato tra i capolavori in ceramica presenti in Italia, ma sono tantissimi i reperti che catturano l’attenzione e generano la meraviglia del visitatore.
Non solo il museo ma anche il centro storico, conserva dei capolavori.

shutterstock_85007515 Claudio Giovanni Colombo

Cattedrale S.Maria Assunta

La Cattedrale di Ruvo di Puglia è uno dei più significativi esempi del romanico pugliese, nel cantiere della chiesa lavorarono maestranze  eccellenti che diedero vita allo splendido portale d’ingresso e al grande rosone dal quale filtra un bellissimo gioco di luci che si riversa lungo le navate interne.
All’interno della chiesa, un affascinante percorso archeologico e sotterraneo mostra tombe di varie epoche, resti di abitazioni, cisterne romane e pavimentazioni a mosaico.
La Chiesa del Purgatorio offre un’altra occasione per scendere nel sottosuolo. Situata al di sotto della chiesa si trova la Grotta di San Cleto dove i primi cristiani si riunivano in clandestinità.
Nella Chiesa del Carmine si venera un’icona molto particolare, un’immagine del Cristo scolpita in un tronco di ciliegio.
Molto belle sono le dimore nobiliari che, con i loro decori, impreziosiscono le vie del centro storico. Palazzo Spada ha una bellissima loggia con bassorilievi mitologici.
Palazzo Caputi presenta con orgoglio gli stemmi di famiglia sugli stipiti e un loggiato sostenuto da mensoloni in pietra.
Tra i palazzi più belli di Ruvo troviamo Palazzo Avitaja, con il suo imponente androne e lo scalone trionfale con decori e bassorilievi.

Una pausa all’ora di pranzo è l’occasione per recuperare il fiato e le forze. Numerosi sono i piatti della tradizione basati essenzialmente su cibi poveri ma gustosi: la purea di fave cucinata nella pentola di terracotta, la tiella al forno cioè una pasta al forno condita con uova sode, formaggio e mortadella, brasciole al sugo costituite da fette di carne equina che racchiudono un ripieno di prezzemolo, aglio e ventresca.
Il calzone di cipolla è un vero richiamo al quale è difficile resistere, è composto da un impasto a base di farina, olio e vino bianco che racchiude un ripieno a base di cipolle, olive nere, pomodoro e baccalà.
Per concludere un buon pranzo serve un buon dolce e a Ruvo possiamo scegliere tra il Sesemidde, profumato di cannella e garofano oppure le Scarcidde, una pasta profumata al limone che racchiude delle uova sode in segno di buon augurio nel periodo pasquale.

Recuperate le forze possiamo avventurarci nei boschi circostanti, una folta macchia mediterranea con una ricca varietà di flora e fauna. Non è difficile imbattersi in volpi, lepri, cornacchie, gufi, fagiani, upupe e nel raro germano reale.
Con una buona guida si possono visitare le Grotte del Vagno, ambienti affascinanti e ricchi di mistero che hanno restituito nel tempo numerosi reperti archeologici.
Pernottare in una delle numerose masserie presenti nel territorio e passare una sera a guardare le stelle splendenti in un cielo limpido, è la scelta ideale prima di raggiungere Corato.

Per raggiungere Corato servono pochi minuti di automobile, si può scegliere di percorrere la strada provinciale oppure le strade interne tra la campagna e godere dunque della vista di asfodeli bianchi e gialli, dei papaveri, dei vigneti e uliveti, dei mandorli. Anche il territorio di Corato è ricco di testimonianze archeologiche, come le tombe a tumulo ritrovate in località San Magno con relativi corredi, oppure il misterioso dolmen in località Chianca dei Paladini; una leggenda racconta che il dolmen sia stato realizzato da giganti che volevano dare prova della propria forza.
Il piccolo centro storico della città offre al visitatore tante piccole particolarità.

Località San Magno

Località San Magno

L’antica chiesa di San Vito, forse voluta dai Cavalieri Templari è un luogo di raccoglimento molto particolare, le piccole dimensioni la rendono estremamente intima e accogliente. È affascinante immaginare i cavalieri nel loro momento di raccoglimento prima della partenza verso la Terra Santa.

Palazzo de Mattis è deliziosamente ornato da tredici bugne piramidali, e per questo chiamato anche Palazzo delle pietre pizzute.

Da non perdere assolutamente la visita all’antico Convento dei Frati Minori Osservanti di San Cataldo per ammirare il prospetto del 1860 e il bellissimo chiostro cinquecentesco con archi del tardo gotico e finestre in stile barocco, tanta ricchezza è una vera gioia per gli occhi.
Per conoscere la storia della città bisogna recarsi presso il Museo della Città e del Territorio; nove sale raccontano gli eventi più significativi, con preziose testimonianze archeologiche, artistiche e antropologiche.
Corato è un territorio dalla variegata produzione agro-alimentare, la cucina tipica è caratterizzata da piatti semplici ma ricchi di sapori che sono ormai un vanto per i ristoranti e le masserie del luogo, dunque non ci resta che accomodarci a tavola e farci coccolare dalle bontà che generosamente offre il nostro territorio.

 

Suggerimenti

Le cantine da visitare

Dove mangiare

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